Per fotografia macro si intende la fotografia a ingrandimenti sostenuti. Come termine di paragone si prende in considerazione il formato della pellicola 35mm perché standard da anni.....
Tutti in pesca portiamo la fotocamera per ritrarre le nostre catture, i paesaggi che ci circondano, gli insetti e perchè no anche i nostri compagni di avventura. Ecco di seguito alcuni accorgimenti e trucchi per realizzare immagini migliori.....
Quando un argomento viene trattato in più thread oppure il thread stesso viene sviluppato in più tronconi, capita che vengano poste più volte le stesse domande.....
Quando scattiamo una foto con la nostra digitale è buona norma usare le impostazioni di qualità e di dimensione migliori. In questo modo otterremo le immagini più grandi e di miglior qualità in base alle caratteristiche della macchina fotografica.....
Innanzitutto dobbiamo chiarire che la fotocamera ideale non esiste. Dovremmo per forza di cose scendere a uno o più compromessi, tutto sta a saper valutare su cosa scendere a patti con il mercato delle fotocamere digitali.....
Anche quest’anno la Regione Marche resterà al palo per quanto riguarda la pesca sportiva e ricreativa. Contrariamente a quanto stanno facendo le altre regioni italiane che, in attuazione del nuovo quadro normativo nazionale, stanno beneficiando del periodo di deroga adottando i provvedimenti ante decreto MATTM del 2 aprile 2020, nelle Marche no, questo non è possibile. Si continua ad arroccarsi dietro un progetto che nulla ha a che vedere con la pesca ed il suo sviluppo, un progetto scientifico, universitario, di ricerca e che in quanto tale dovrà dimostrare, negli anni a venire, la sua validità tutt’altro che scontata. Progetto redatto da un funzionario della Regione Marche con l’aiuto di un consulente ittiologo e totalmente nascosto alle associazioni piscatorie se non quando già stato presentato al ministero. E a quel punto ittiologi, studiosi, accademici tutti coinvolti e pronti ad entrare in azione per salvare il mondo. Per carità progetti sacrosanti e utili se confinati nei limiti del buon senso e se tengono in debita considerazione le esigenze dei territori. Di fatto invece il progetto sposato dalla Regione, non ha nulla a che vedere con la pesca anzi vengono di fatto, in un solo colpo, cancellate gestioni di riserve turistiche, attività agonistiche, pesca ricreativa e No Kill. Le limitazioni che esso impone sono talmente restringenti, che non solo vengono di fatto ridotte di due terzi le aste fluviali dove poter pescare, ma vengono aboliti ripopolamenti e gestioni No kill. Infatti tale progetto oltre a prevedere un esiguo quantitativo di pesci da immettere (30 q.li) insufficiente per le manifestazioni agonistiche, costringe i pescatori ad eradicare il pescato una volta allamato. Anni di sforzi per formare coscienze alla pratica del No Kill, gettati al vento. ...